
Sono state intitolate ad Artemisia Gentileschi le rampe che da piazza Castello conducono in Largo San Liborio al Rione Terra. Quella di Artemisia Gentileschi è una presenza illustre al Rione Terra, grazie ai meravigliosi dipinti che ornano l’interno della Cattedrale di San Procolo. Una testimonianza così importante che due delle sue opere sono state esposte separatamente in prestigiose mostre a Milano e a Londra, rendendo vanto alla nostra città. Dedicare un luogo a questa grande artista era il minimo che potevamo fare, oltretutto sulla rocca dove trovano dimora i suoi capolavori e che sono una delle attrazioni che possiamo offrire al mondo intero. Artemisia, primogenita di Orazio Gentileschi, pittore tra i più affermati dell’epoca barocca è la prima donna pittrice della storia e la prima artista ad essere ammessa in un’Accademia di Belle Arti, prima di allora accessibile solo agli uomini. Ricordata fino a qualche decennio fa più per le sue vicende personali, essendo stata vittima di stupro da parte del suo maestro, e per il coraggio e la tenacia dimostrati nel denunciare le violenze subite, recenti studi hanno restituito alla pittrice il giusto valore al suo talento artistico annoverandola tra gli artisti più famosi di tutti i tempi. A Napoli, in quel tempo seconda metropoli europea per popolazione dopo Parigi, la Gentileschi trascorse gli ultimi anni della sua vita: fu qui che il Vescovo Martin de Leon y Cardenas le commissionò i tre dipinti conservati nella cattedrale di San Procolo.